Sui rami bruni
con il fluire dei fiocchi
bianco vestito.
Silvia Giorgio Marinella Silvia Giorgio Silvio
Alessandro Arturo Alessandro Arturo
Ode a Marinella
Nel meriggio del tuo arrivo
mentre il sol splendeva alto
ho il ricordo ancora vivo
del tuo viso in gran risalto.
L’emozione del momento
traspariva dal mio viso
ma a riaccenderlo da spento
è bastato un tuo sorriso.
Ti rivedo nel giardino
sullo sfondo del mio lago
mentre Silvio a me vicino
coi suoi tren mi rende pago.
Rievocando questo evento
affinchè non si cancelli
ho fissato ciò che sento
con dei versi … spero belli!
immagine del tempo passato
Sboccia un ricordo del tempo passato
quando sul velo di limpide acque
stava quel legno da me tanto amato
tragittandomi allor … finchè non giacque.
Solcava l’onda con tanta fierezza
la cavalcavo con grande passione
dalla prima alba al calar della brezza
nelle giornate di bella stagione.
Dolce “Esmeralda”, il suo nome era questo
verde dei monti fra cui navigava
con il suo incedere stabile e lesto.
Gli intarsi d’azzurro che riportava,
con il colore dei flutti intonava
non con la tinta del mio pensier mesto.
Tutte le mattine
al sorger del sole
andavo a parlare
alle mie creature.
Arbusti, alberi
bellissimi fiori,
nel grande giardino
affacciato al lago.
Fuori dal confine
c’era una palmetta
che con la sua foglia
faceva un saluto.
Sembrava dicesse:
“voglio anch’io far parte
del tuo bel giardino”,
rispondevo “chissà?”
Un giorno lì avvenne
la frana di un muro.
Per evitar spese
il suo proprietario
di vender decise
quel piccol terreno,
aggiunto fu quindi
alla mia proprietà.
Felice la palma
mi disse “hai visto?”
e con la manina
rifece il saluto.
Con grande vigore
la palma è cresciuta
e vive felice
nel mio bel giardino.