Guarda, morente è l’azzurro del cielo
ascolta, dolce è il suon delle campane
sui monti posano le nubi un velo
scure diventan le cime lontane.
Stende la notte il suo nero mantello
che i secchi rami sembrano forare,
spicca soltanto ancora il castello,
sulla collina luminoso appare.
Sembra geman del loro peso i monti
devon protegger delle case i muri,
i focolari caldi e pur le fonti.
Strisciando mormora, fra i sassi duri,
il torrente e scivola sotto i ponti,
rientran le genti seguendo i tratturi.